I kokosbollar sono forse diventati famosi grazie a Ikea, che li ha portati nella sua bottega svedese con il nome generico “Kafferep”: sono delle palline di avena, con burro, zucchero e ricoperti di cocco. Ovviamente nella mia versione sono senza zucchero raffinato, glutine e lattosio.
KOKOSBOLLAR, KAFFEREP, FIKA?
Tutte parole che ci sembrerebbero incomprensibili, ma che abbiamo imparato a conoscere e amare grazie (almeno nel mio caso e immagino per tante di voi) negli store IKEA, che nella bottega svedese e nei ristoranti ci deliziano con le tipicità svedesi. Ammetto che quando vado lì in cerca di mobili o suppellettili, è d’obbligo prendere il pacchettino di Gifflar (le girelline alla cannella) o i Kokosbollar, tra l’altro scoperti da pochissimo… come facevo senza? Sui pacchetti di dolci troviamo genericamente la scritta “Kafferep” che insieme a “Fika” indicano il “Momento caffé” o la nostra merenda. Anche se a differenza del Fika, durante il Kafferep sono in genere invitate solo le donne e si utilizza(va) quel momento per rammendare i vestiti mentre si mangiava qualche dolcetto. Non sono esperta di Svezia, ma amo il nord Europa e ho adorato il film Midsommar… e ammetto anche un’altra cosa: a me il caffé svedese, quello lungo e sciacquato… piace. Posso quindi considerarmi investita del ruolo di ambasciatrice della Svezia in Italia? 😛 Comunque, nello specifico, queste palline sono a base di fiocchi di avena, frullati con burro e zucchero, con un sentore di caffé e poi rotolati nel cocco, anche se quelli industriali hanno anche una sottile glassa di cioccolato… quando li ho scoperti non ho potuto che amarli, ecco perché non potevo che ricrearne una versione più semplice e soprattutto più sana.
LE MIE PALLINE AL COCCO:
I miei kokosbollar sono più semplicemente dei tartufini all’avena, ho sostituito il burro classico con il burro di cocco (ottenuto frullando la polpa del cocco e facilmente riproducibile in casa frullando a lungo il cocco rapé), lo zucchero raffinato non c’è ma c’è invece lo sciroppo d’acero, e poi avena senza glutine e cacao amaro. Li ho rotolati nel cocco ma anche nella polvere di fragole disidratate, che in estate li rendono ancora più freschi. Tutti i prodotti vengono da Koro, non è stata una cosa programmata, semplicemente ormai sono dipendente dai loro prodotti! Potete acquistare tutto sul loro sito, se utilizzate il codice LARICETTAFIT5 avrete anche un piccolo sconticino, io non guadagno dai vostri acquisti! Questi dolcetti si preparano in un attimo e sono perfetti come dopocena o per accompagnare il caffé pomeridiano per togliersi quella voglia di dolce e avere anche dell’energia extra da spendere prima dell’allenamento. Provateli, vi assicuro che somigliano tantissimo a quelli originali!
La ricetta è:
- Senza zucchero bianco
- Senza glutine
- Senza datteri
- Senza frutta secca
- Senza lattosio
- VEGAN
Informazioni nutrizionali: (per 1 kokosbollar)
Calorie: 70 | Carboidrati: 7,5 g |
Proteine: 1,5 g | Grassi: 4 g |
Altri tartufini?
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In questa ricetta ho utilizzato: (click per info)
Ingredienti
Istruzioni
- In un frullatore tritiamo l'avena con il cacao, dopodiché aggiungiamo il burro di cocco e lo sciroppo d'acero.
- Versiamo il composto in una ciotolina. Se necessario aggiungiamo il caffè: l'impasto deve essere maneggiabile, non liquido né troppo duro.
- Mettiamo la ciotolina in frigo per una decina di minuti (vedrete che si rassoderà molto), dopodiché formiamo le palline e rotoliamole nel cocco rapé o nella polvere di fragole.
- Conserviamole fino a 5 giorni in una scatola di latta al fresco, se le giornate sono particolarmente calde teniamole in frigo.
Note
- Se non avete lo sciroppo d'acero potete sostituirlo con lo sciroppo d'agave o con il miele, anche se quest'ultimo avrà un sapore più marcato.
- Al posto di burro di cocco (che non è quello in lattina e neanche l'olio di cocco) si può usare il burro di mandorle o in extremis quello d'arachidi.
- Questo post non è stato richiesto, né retribuito dall'azienda, tuttavia i prodotti sono stati omaggiati.