Avete presente il detto “casa è dove puoi sentirti brutto”? In realtà non so se era un detto popolare o l’avevo semplicemente sentito in una puntata di Girlmore’s girl. Ma non perdiamoci in chiacchiere! Era da un po’ che riflettevo sul tenere una rubrica dedicata al “cosa mangio”, ci ho provato tempo fa nelle stories, ci provo sul canale YouTube, e poi mi sono detta: Ehi, ho un blog, la mia casa per eccellenza, perché non usarla? Vengo e mi spiego.
UNA NUOVA RUBRICA.
A me piace fare le cose bene. O meglio: voglio che quello che faccio abbia anche visivamente del bello. Ecco perché sperimento con la fotografia e coi video per renderli più piacevoli possibile (lo so che a volte sembra che neanche ci provi perché in effetti sono una capra, invece mi ci impegno, giuro!) però diciamocelo: non sempre si ha il tempo per creare dei piatti da stelle Michelin, tutti sistemati, impiattati… e io voglio sentirmi brutta. Voglio dirvi che è normale – nei giorni più impegnati – prendere del riso e scatafasciarlo in una ciotola starnutendoci sopra. Benché io sia fautrice del mangiare per nutrire corpo e mente e creda fermamente che i pasti debbano essere un momento di coccola so anche che non sempre si può essere perfetti e visto che Instagram ci sta rifilando questa immagine dei fit-influencer sempre patinati, tirati, alla moda… io rivendico il brutto (è una provocazione, qui parliamo solo di spontaneità). Fa un po’ ridere, ma seguitemi.
COSA HO MANGIATO IN UN GIORNO.
Venendo al dunque, visto che l’estate è finita e io sono ripartita con la mia routine abbassando un pochino le kcal per sgonfiarmi e tornare poi carica con la palestra, ho pensato di postare (un paio di volte a settimana, non so) una giornata “tipo” reale di cosa ho mangiato. Attualmente sono sulle 1400/1500 kcal giornaliere con una ripartizione 40/30/30 MA questa non è una dieta, non ci saranno grammature e naturalmente il tutto è impostato su di me, sulla mia corporatura e stile di vita. Vi prego di non prendere spunto dai regimi alimentari degli altri che non solo possono risultare inutili ma anche dannosi. E non ripescate neanche le diete che il dietologo o chi per lui vi aveva fatto anni addietro… se volete mettervi a dieta fate le analisi e ricominciate ex novo. Davvero, ne va della vostra salute.
FACCIAMOLO INSIEME!
Qui più che altro voglio darvi qualche spunto per ricette che non reputo siano abbastanza elaborate per essere inserite nel blog come ricette singole (e soprattutto che posso scattare al volo, quindi non curandomi troppo di luci e Setting): tuttavia se qualcosa vi incuriosisce particolarmente fatemelo sapere e ne farò un post o addirittura un video. Inoltre è essenziale anche per me per non fissarmi sempre sulle solite cose: voglio cercare di avere una dieta più varia possibile e concentrarmi effettivamente sui singoli pasti mi aiuta a non tralasciare alimenti importanti che però non mi fanno impazzire (come ad esempio i legumi!). Sono felice se questo possa essere un momento in più per parlare tra di noi, confrontarci e scambiarci idee: che ne dite di utilizzare anche un hashtag su Instagram e nelle Stories riguardo questa sorta di diario alimentare? Decidiamolo insieme, ché proprio non mi viene in mente nulla 😛 Ora bando alla ciance, vi lascio alle foto con descrizione!
ore 8 c o l a z i o n e :
Per colazione mi sono preparata un’omelette dolce alla banana: senza zuccheri aggiunti, glutine e lattosio. La base è la stessa dei banana pancakes che trovate nell’Ebook Viva! ho semplicemente mescolato una banana con un uovo, ho sporcato una padella antiaderente con un pochino di olio di cocco e ho lasciato cuocere a fuoco basso col coperchio, l’importante è lasciarla cuocere almeno dieci minuti, in modo che gli zuccheri caramellizzino e si compatti bene, l’ho chiusa su sé stessa e ho completato con nocciolata e granella di nocciole: di fianco la tisana “detox” Pompadour a base di ortica, tè verde e tarassaco.
#dEATs: Banana omelette made with 1 egg and 1 medium ripe banana, cooked in a pan with a little bit of coconut oil and topped with hazelnut cream.
ore 13 p r a n z o:
Il pranzo è stato semplicissimo: ho cotto in padella con un po’ d’acqua le carote, ho poi aggiunto i peperoni e infine zucca e qualche datterino. Ho condito con sale e olio. Poi sempre nella stessa padella ho scottato per qualche minuto i filetti di Quorn, non li avevo mai provati ma sono incredibilmente uguali al pollo, sia come consistenza che come gusto… anche se devo dire che forse avrei dovuto mangiarne uno solo, perché alla fine mi ha un po’ disgustato il retrogusto di “proteina vegetale” (non so se riesco a spiegarmi) che aveva, c’è da dire che non ho aggiunto alcun condimento. Tuttavia ve li consiglio, sono derivati vegetali di della micoproteina brevettata da Quorn e ci sono delle varianti totalmente vegan mentre in questi filetti è presente l’albume d’uovo. Quelle sfoglie di polistirolo… ehm, riso, non ve le consiglio: poche calorie, ma è aria compressa. 😛
#dEATs: Just 2 Quorn fillet cooked in a pan and some roasted vegetables. That white stuff are crispy rice crackers which I don’t liked particularly.
ore 16.15 m e r e n d a :
Mentre sistemavo la cucina dopo pranzo mi sono preparata la merenda per il pomeriggio, visto che doveva riposare: mi sono ispirata al Quinazzione di @martui_fit che in effetti lei prepara con qualsiasi cereale soffiato. Ho mescolato un vasetto di yogurt bianco magro con 50 ml di circa di latte p.s, un cucchiaino di cacao crudo (questo di NaturaleBio, c’è uno sconto col codice CacaoFit15) e 30 gr di farro soffiato, ho dolcificato, mescolato benissimo e tenuto in frigo un paio d’ore. In cima potete vedere un po’ di marmellata di arance fatta da mia madre. Ho adorato l’abbinamento!
#dEATs: cocoa spelled pudding made with 125 gr of non-fat yogurt, 50 ml of semi-skimmed milk, 30 gr puffed spelled and 1 tsp of raw cocoa powder. Mix everything and store in fridge for at least 2 hours! On top there’s an homemade orange marmalade, so yummy.
ore 20.15 c e n a :
Per cena avevamo voglia di ritornare in Giappone e così ho aperto il pacchetto di Golden Curry (fun fact: all’aeroporto di Francoforte ce l’hanno aperto, sequestrato e ispezionato per dei minuti interminabili… pensavano fosse hashish!). In realtà potete comprarlo anche su Amazon qui, ma secondo me è un po’ costoso, mentre a Tokyo l’avrò pagato intorno ai 500 yen! E’ confezionato a dadi, io ne ho usato uno sciolto in mezzo litro di acqua che ho messo a cuocere. Ho aggiunto i funghi secchi che avevo messo a reidratare nel pomeriggio e ho aspettato diventasse bello denso e scuro, proprio come quello che avevamo mangiato da CoCo Ichi! Ovviamente riso basmati a completare il tutto. Dopo cena, spaparanzati sul divano ho mangiato anche qualche noce e 10 grammi di cioccolato fondente.
#dEATs: Basmati rice with packed curry (by Golden curry, we used 1 cube for 2 servings and 500 ml of broth) and mushrooms. After that: walnuts and dark chocolate.